Se il condizionatore non funziona correttamente, non raffredda l’ambiente e non fa aria calda le cause principali possono essere:

  • Otturazione/sporcizia condizionatore : se i filtri del condizionatore sono coperti di polvere, l’aria ha difficoltà a circolare e questo causa rumore nella macchina. Prima di contattarci, puoi verificare lo stato di pulizia dei filtri e pulirli seguendo il relativo manuale di istruzioni. La pulizia è molto importante, non effettuandola si corre il rischio di danneggiare il compressore in modo irrimediabile.
  • Otturazione/sporcizia macchina esterna: la macchina esterna, specialmente se posta in un luogo poco protetto da agenti esterni può essere soggetta ad accumuli di polvere, foglie ed altro che possono ridurre la capacità di ventilazione. Puoi verificare che la griglia frontale e posteriore del condizionatore non siano coperte ed abbiano la possibilità di far passare aria.
  • Errata programmazione: controlla che il condizionatore sia sulla modalità corretta tra raffreddamento, riscaldamento, deumidificazione e automatico.
  • Perdita di gas: Normalmente la quantità di gas presente in un impianto rimane stabile, ma se ci fossero perdite questa potebbe diminuire causando un crollo nelle prestazioni della macchina. è necessario richiedere l’intervento di un tecnico che verificherà la presenza di gas nell’impianto, cercherà eventuali perdite e procederà alla riparazione.

Contatta il nostro pronto intervento professionale.

Se l’incendio della canna fumaria è ancora in corso, spegnere immediatamente la stufa e contattare i vigili del fuoco.

Prima di riaccendere, è necessario effettuare una pulizia accurata e una videoispezione, per controllare eventuali crepe e rotture, o sfilamenti di tubi in acciaio.

In caso di canna fumaria ostruita si può notare che il fumo non viene tirato a dovere, o addirittura non passa dalla canna fumaria e si diffonde nell’ambiente.Questa otturazione va a causare un blocco dell’apparecchio collegato, sia esso caldaia o stufa.
Le motivazioni dell’ottirazione possono essere molte, dal “tappo” di fuliggine ad un nido che viene creato sulla canna fumaria.
In questi casi vi sconsigliamo di procedere autonomamente in modo casalingo e vi suggeriamo di contattarci, per individuare il problema ed effettuare la pulizia della canna.

Nel caso vi fosse presenza di fumo nell’ambiente spegnete subito l’impianto e contattate CentroCalore: i fumi rilasciati contengono sostanze potenzialmente letali come il monossido di carbonio.

Sul pannello di controllo controlla il manometro che indica la quantità di acqua presente all’interno dell’impianto: la pressione deve essere intorno a 1 bar da spenta e tra 1,5-2 bar da accesa. Se ci fosse una mancanza di pressione e questa fosse troppo bassa puoi provare ad aprire il rubinetto di carico acqua posto sotto la caldaia fino a tornare al valore indicato. Controlla inoltre che non vi siano perdite dai radiatori: anche un semplice gocciolare può abbassare la pressione della caldaia nel giro di poco tempo.
Se aprendo il rubinetto di carico la pressione non sale comunque, ciò può essere causato da un danno al rubinetto o dalla bassa pressione dell’impianto idrico: questo avviene soprattutto in abitazioni situati a piani più alti. Per far salire la pressione in questo caso puoi provare ad aspettare la notte, quando vi è una minore richiesta di acqua dal resto del palazzo, ed aprire il rubinetto di carico.

Se nonostante l’operazione la pressione della caldaia non sale o il problema si presenta nuovamente dopo qualche giorno, contatta il pronto intervento di Centro Calore

La pressione ottimale durante il normale funzionamento della caldaia dovrebbe essere tra 1,5-2 bar e circa 1 bar da spenta, visibile direttamente manometro presente dal pannello di controllo della caldaia.
Se la pressione fosse troppo alta, alcune delle cause più frequenti possono essere:

  • Rubinetto di carico dell’acqua chiuso male, o danneggiato: questo causa un continuo afflusso di acqua nell’impianto, aumentandone la pressione.
  • Vaso di espansione scarico o danneggiato: il vaso di espansione è necessario per il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento. Infatti quando la caldaia entra in funzione e l’acqua viene riscaldata questa aumenta di volume, e il vaso di espansione serve a contenere l’eccesso che non ha spazio nelle tubature. Se questo è scarico però, non appena l’acqua inizia a scaldarsi la pressione sale molto fino a 2,5-3 bar, causando la maggior parte delle volte un blocco della caldaia.
  • Rottura valvola a 3 vie

Prima di chiamare il tecnico Centro Calore puoi controllare che il rubinetto di carico posto sotto la caldaia sia chiuso bene, e poi a scaricare un po’ d’acqua dalla valvola del termosifone posto più lontano dalla caldaia, in modo da abbassare la pressione della caldaia.

Se la pressione torna a livelli troppo alti nel giro di qualche giorno, è necessario contattare il nostro pronto intervento

Quando la caldaia non parte è possibile tentare di risolvere il problema autonomamente come segue:

  • Sul pannello di controllo controllare il manometro che indica la quantità di acqua presente all’interno dell’impianto: la pressione deve essere intorno a 1 bar da spenta e tra 1,5-2 bar da accesa. Se la pressione fosse più alta puoi controllare che il rubinetto di carico posto sotto la caldaia sia chiuso bene, e poi a scaricare un po’ d’acqua dalla valvola del termosifone posto più lontano dalla caldaia, in modo da far calare la pressione. Viceversa, se la pressione fosse troppo bassa puoi provare ad aprire il rubinetto di carico acqua posto sotto la caldaia fino a tornare al valore indicato. Controlla inoltre che non vi siano perdite dai radiatori: anche un semplice gocciolare può abbassare la pressione della caldaia nel giro di qualche giorno.
  • Controllare che il rubinetto del gas sia aperto
  • Verificare che non si siano formati nidi sulla canna fumaria, che occludendola potrebbero causare il blocco della caldaia
  • Controllare che la presa elettrica sia collegata e non ci siano interruttori spenti, che lo schermo presente sia acceso in modo da essere sicuri che sia correttamente alimentata.
  • Premere il tasto RESET presente sulla caldaia.
  • Controllare le batterie del termostato

Se con le operazioni sopra descritte la caldaia non si accende e rimane ferma, chiama il nostro pronto intervento attivo 7 giorni su 7 facendo riferimento ad un eventuale numero (codice di guasto) o spia lampeggiante che solitamente indicano il tipo di guasto.

La combustione nelle stufe a pellets avviene a camera stagna, pertanto non si dovrebbe mai sentire puzza di fumo durante il funzionamento, i maggiori problemi in questi casi si avvertono soprattutto durante la fase di accensione il momento in cui i fumi sono più elevati per la bassa temperatura di esercizio iniziale. Se dopo aver acceso la stufa a pellet senti odore di fumo, questo segnale indica che vi è sicuramente una perdita dalla stufa, di una guarnizione o più probabilmente dal tubo di scarico del fumo della stufa a pellet.n Il problema dell’odore di fumo dalla stufa a pellet non va mai sottovalutato potrebbe essere fatale nel caso in cui l’aria nell’ambiente diventi irrespirabile a causa del monossido di carbonio: vi consigliamo di sospendere l’utilizzo della stufa e contattare immediatamente il nostro pronto intervento, che vi aiuterà la vostra stufa a tornare operativa in sicurezza nel minor tempo possibile.

Quando la stufa da allarme depressione significa che i fumi prodotti nella combustione non riescono a fuoriuscire correttamente dalla canna fumaria.
Le cause principali in genere sono l’accumulo di sporco o l’otturazione della canna fumaria o dei tubi fumi, che impedisce al fumo di defluire. In questo caso è necessario richiedere al tecnico la pulizia della canna fumaria.
Altra causa possibile possono essere le giornate di vento molto forte: specialmente in zone molto ventose, è necessario che il termine della cappa sia adeguato a questo fenomeno con l’utilizzo di terminali antivento (es. terminale a botte, terminale a H).

Contatta il nostro centro assistenza per ulteriori informazioni.

Se il tuo condizionatore è diventato rumoroso ci possono essere diverse cause:

  • Otturazione/sporcizia condizionatore : se i filtri del condizionatore sono coperti di polvere, l’aria ha difficoltà a circolare e questo causa rumore nella macchina. Prima di contattarci, puoi verificare lo stato di pulizia dei filtri e pulirli seguendo il relativo manuale di istruzioni.
  • Otturazione/sporcizia macchina esterna: la macchina esterna, specialmente se posta in un luogo poco protetto da agenti esterni può essere soggetta ad accumuli di polvere, foglie ed altro che possono ridurre la capacità di ventilazione. Puoi verificare che la griglia frontale e posteriore del condizionatore non siano coperte ed abbiano la possibilità di far passare aria.
  • Malfunzionamento: Il rumore può essere causato poi dal malfunzionamento di alcuni componenti, come la ventola danneggiata, oppure la mancanza di lubrificazione del motore.

In ogni caso la soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un tecnico che eseguirà dei controlli sul climatizzatore per verificarne il problema, e di effettuare regolarmente la manutenzione ordinaria annuale per allontanare i rischi di malfunzionamenti e blocchi.

Nel periodo invernale, specialmente quando la temperatura si avvicina allo 0, è normale che la macchina si fermi occasionalmente per 5/10 minuti: a causa del freddo si va a creare un accumulo di ghiaccio nell’unità esterna, che per evitare blocchi sospende momentaneamente la modalità di condizionamento ed entra in modalità Sbrinamento. Passato qualche minuto, il condizonatore riprende a funzionare regolarmente: è un fenomeno che in media occorre per 5 minuti ogni ora.

Qualora invece non fosse quello il problema, le principali cause possibili sono:

  • Perdita del gas, con conseguente calo delle prestazioni.
  • Guasto della scheda
  • Guasto alla ventola del condizionatore o dell’unità esterna.

In caso di malfunzionamenti rivolgersi all’assistenza del ns pronto intervento, che saprà verificare il problema con esattezza e risolverlo nel minor tempo possibile evitando danni all’impianto.