Se la caldaia perde acqua, prima di contattare Centro Calore è possibile effettuare la seguente verifica:
Sul pannello di controllo controlla il manometro che indica la quantità di acqua presente all’interno dell’impianto: la pressione deve essere intorno a 1 bar da spenta e tra 1,5-2 bar da accesa. Se la pressione fosse più alta puoi controllare che il rubinetto di carico posto sotto la caldaia sia chiuso bene, e poi a scaricare un po’ d’acqua dalla valvola del termosifone posto più lontano dalla caldaia, in modo da far calare la pressione.
Altre cause di perdite d’acqua sono da ricercarsi nella rottura del rubinetto di carico, un vaso di espansione danneggiato che quindi non regola la pressione all’interno del circolo, ed infine il danneggiamento e la perdita di un raccordo interno o di un componente della caldaia.

Se la il problema della caldaia che gocciola e perde acqua continuasse nonostante l’abbassamento di pressione, la causa può attribuirsi ad un problema della caldaia come ad esempio il danneggiamento di una serpentina, in questo caso è necessario contattare il nostro pronto intervento per analizzare il problema.

Se pensi che la tua valvola termostatica stia manifestando dei problemi, puoi effettuare alcune valutazioni in autonomia. Innanzitutto, controlla la temperatura della stanza con un termometro: il fatto che i termosifoni siano freddi infatti non significa che le valvole non stiano funzionando correttamente, anzi! Non appena la stanza raggiunge la temperatura desiderata (impostata dall’utente), la valvola termostatica si chiude. Il termosifone si raffredderà, ma la temperatura nella stanza rimane al valore desiderato. Se per qualche motivo in quella camera la temperatura si dovesse abbassare (cambia il tempo fuori, va via il sole, prima c’erano i fornelli accesi), la valvola termostatica fa ripartire il termo.
Se la temperatura fosse effettivamente bassa, puoi provare ad aprire la valvola completamente (imposta temperatura a 5): il termosifone dovrebbe riscaldarsi completamente nel giro di 5-10 minuti. Se non fosse così, controlla che non siano presenti bolle d’aria all’interno dell’impianto, e che la caldaia stia funzionando correttamente.
Infine attenzione che la la valvola termostatica non sia coperta da mensole, panni, copri termo! Potrebbe non rispondere ai comandi, “credendo” che la stanza sia già calda e non attivandosi.

È normale che il vetro della stufa si sporchi, ma se questo fenomeo inizia a ripetersi con velocità anormale ed il vetro della stufa a pellet si annerisce subito, può essere sintomo di un problema.
Prima di chiamare Centro calore puoi effettuare le seguenti verifiche in autonomia:

  • Normalmente il vetro viene tenuto pulito da uno spiffero d’aria che scorre lungo il vetro. Se il vetro della stufa a pellet diventa nero o crea delle striature nere simili a baffi può essere che che lo spiffero sia ostruito dalla cenere.
  • Può diventare nero se si ha una cattiva combustione non ossigenata a dovere, visibile dalla fiamma che non brucia bene ma è soffocata. Il problema va allora ricercato nel tiraggio e nella presa d’aria, che potrebbero essere sporchi e risultare parzalmente otturati. Prova a pulire accuratamente la stufa.
  • Verifica che le guarnizioni dello sportello siano integre: qualora fossero danneggiate la stufa potrebbe prendere aria per bruciare da quello spiffero anzichè dal dotto dell’aria, il che causerebbe una combustione non regolare.
  • Utilizzo di pellet scadente, umido o di scarsa qualità: in questo caso prova a cambiare pellet con uno di qualità superiore, e verifica se il fenomeno continua a presentarsi.
  • Errata taratura della stufa, segui il manuale di istruzioni per verificare come far funzionare al meglio il tuo prodotto.

Qualora il problema persistesse non esitare a contattare il nostro centro assistenza.

Spesso può succedere che la stufa si spenga, specialmente quando impostata a temperature più basse. Le cause principali sono:

  • Mancanza di ossigeno: se non la stufa non viene pulita regolarmente e non viene effettuata regolarmente la manutenzione annuale, è possibile che con l’utilizzo costante alcune parti di questa si vadano ad intasare. Se l’ossigeno manca, la fiamma della stufa a pellet soffoca lentamente fino a spegnersi da sola. Inoltre, se viene utilizzato un pellet di qualità bassa, questo può contribuire fortemente ad intasare le vie di aerazione della tua stufa a pellet.
  • Pellet di scarsa qualità: se il pellet utilizzato è umido o di bassa qualità questo brucia più velocemente, con problemi di combustione della stufa e minore resa. Questo fenomeno è particolarmente evidente se la fiamma rimane accesa quando impostata su temperature alte (in cui il pellet viene reimmesso più spesso, quindi la fiamma riesce a rimanere accesa) e invece si spegne su temperature più basse, quando il pellet viene “razionato” e se quello utilizzato brucia troppo rapidamente la fiamma si spegne prima che il pellet combustibile venga reintegrato.

Prima di contattare centro calore puoi provare ad effettuare una pulizia interna della stufa, e a cambiare il pellet utilizzato: qualora il problema non si risolvesse, non esitare a contattarci.

Le stufe a pellet tradizionali normalmente non dovrebbero produrre condensa.n La causa di questo fenomeno può essere la canna fumaria sporca, intasata o otturata: vi raccomandiamo di effettuare regolarmente la manutenzione ordinaria della vostra stufa a pellet durante la quale il tecnico pulisce tutte le parti interne della stufa e la canna fumaria.
Se con la canna pulita si viene comunque a produrre condensa, la causa può essere la mancata coibentazione della canna fumaria. Quando l’aria calda della stufa quando viene esposta a temperature vicine allo 0 va a creare condensa, questo fenomeno avviene particolarmente durante l’accensione e lo spegnimento.
A questo punto è necessario contattare un tecnico pecializzato per effettuare l’operazione ed isolarla.

Se la stufa non si accende la causa più frequente è un problema con la candeletta: le stufe a pellet per accendersi utilizzano una resistenza elettrica chiamata “candeletta”, che scaldandosi porta l’aria a 200-250°C facendo infiammare il pellet presente. Se questo meccanismo non funziona correttamente, le cause possono essere diverse:

  • Candeletta danneggiata, da sostituire perchè non scalda più l’aria
  • Condotto aria sporco: il condotto che immette l’aria scaldata dalla candeletta al pellet causa può otturarsi a causa della cenere e dei residui lasciati da pellet di bassa qualità che tende a sbriciolarsi.
  • Candeletta fuori posizione: con l’utilizzo può succedere che la candeletta si sposti,allontanandosi o avvicinandosi troppo al dotto dell’aria impedendo il corretto passaggio dell’aria, o entrando in contatto con il tubo portacandela e quindi scaricando li l’elettricità che servirebbe a riscaldarsi.
  • Mancanza di alimentazione elettrica: controllare che la presa sia correttamente collegata.
  • Pellet umido, o di scarsa qualità: quando si tratta di stufa a pellet, la scelta del combustibile è di importanza cruciale. Pellet pressato male può sbriciolarsi andando ad otturare alcune parti della stufa, mentre pellet mal conservato può inumidirsi causando difficoltà d’accensione e cattiva resa calorica impedendo l’accensione e compromettendo pesantemente le prestazioni della stufa.

Prima di contattare il ns. pronto intervento puoi provare ad effettuare una pulizia interna accurata e a sostituire il pellet attualmente in utilizzo. Se la stufa non parte o se il problema si ripresenta dopo qualche tempo, contatta il pronto intervento di centro calore che saprà assisterti al meglio e valutare se far intervernire un tecnico.

Se il pellet non scende dal serbatoio nel focolare, è probabile che ci sia qualche problema con la coclea.
All’interno delle stufe a pellet, sul fondo del serbatoio, troviamo la coclea: osservandola, assomiglia ad una vite senza fine le cui spire raccolgono il pellet trasportandolo dal serbatoio al focolare. Ci sono diversi motivi per cui questa può andare a bloccarsi:

  • Presenza di corpi estranei nel serbatoio del pellet. Ad esempio, la presenza di elementi in metallo come viti, chiodi o nastro adesivo caduti accidentalmente assieme al combustibile.
  • Pellet troppo lungo: la lunghezza del pellet non è tutta uguale, se utilizzi un pellet troppo lungo questo non viene trasportato correttamente dalla coclea, che può incepparsi. Controlla sul libretto di istruzioni della tua stufa quale sia la lunghezza adatta al tuo prodotto, e prova a sostituirlo.
  • Blocchi derivati da segatura: se il pellet utilizzato è di qualità bassa, questo tende a sbriciolarsi. La segatura che si va a liberare si deposita poi sul fondo del sebatoio e vicino alla coclea, incrostandosi e impedendo alla coclea di ruotare correttamente o al pellet di venir raccolto. Allo stesso modo, quando vai a riempire il serbatoio ti sconsigliamo di rovesciare direttamente il sacco del pellet perchè questo verserebbe all’interno la segatura rimasta sul fondo.
  • Motore della coclea danneggiato, per usura o per malfunzionamento.

Ti consigliamo di provare (con la stufa fredda e scollegata) a togliere la tutela interna per la mani, liberare il serbatoio dal pellet presente, verificare che non vi siano corpi estranei per poi procedere a rimontare l’apparecchio. In seguito verificare che il pellet utilizzato sia della lunghezza suggerita sul libretto di istruzioni del prodotto, ed infine riavviare l’apparecchio.

Qualora il problema non fosse risolto contatta l’assistenza di Centro calore, un nostro tecnico ti aiuterà a identificare correttamente il problema e a risolverlo.

Uno dei problemi più comuni nelle stufe a pellet è la presenza di forte vento: questo impedisce infatti al fumo di fuoriuscire regolarmente dalla canna fumaria, causando lo spegnimento di sicurezza della stufa.

Se vivi in una zona particolarmente soggetta e di frequente il vento spegne la stufa a pellet è consigliabile l’installazione di un terminale antivento per il comignolo (es. terminale a botte, terminale a H), accompagnato da una regolare manutenzione annuale della tua stufa in modo da tenere la canna fumaria pulita e in perfetta funzione.

La stagnazione dell’impianto solare termico è un fenomeno che avviene quando viene creato un eccesso di acqua calda rispetto alla dimensione dell’accumulo e al quantitativo utilizzato. Avviene particolarmente in estate, quando l’accumulo è pieno di acqua calda, e quindi il liquido presente nei collettori rimane fermo, nei tubi ad accumulare calore. Quando questo supera una certa soglia (può arrivare fino a 130 C°) la pressione dell’impianto aumenta, il calore del liquido danneggia le tubazioni e le valvole, ed il liquido antigelo presente normalmente in miscela viene alterato in modo tale da non risultare più efficace ed anzi essere causa di incrostazioni di residui simili a calcare. Per evitare che un tale fenomeno avvenga è necessario un dimensionamento adeguato dell’impianto termico solare, in quanto spesso il problema è causato da accumuli non sufficientemente capienti per il quantitativo di acqua riscaldata dai pannelli.

Se il condizionatore gocciola o perde acqua, le cause possono essere le seguenti:

  • Problema alla tubazione di scarico della condensa: il condizionatore funzionando in raffreddamento produce acqua condensando l’umidità presente nell’aria ambiente. Questa acqua deve essere smaltita attraverso una tubazione apposita. Può succedere che il tubo che convoglia l’acqua verso l’esterno sia ostruito (insetti, depositi di sporco, etc) e l’acqua anziché dirigersi verso l’esterno, rientra e fuoriesce dal condizionatore.
  • Recipiente raccolta condensa climatizzatore pieno: se l’acqua di condensa non viene scaricata liberamente ma va all’interno di vaschette/recipienti, controllare che non siano pieni e svuotarli con frequenza se necessario.

Contatta il nostro pronto intervento per risolvere il problema.